Armando Curcio Editore

Dall’America arriva Spritz – sarà la rivoluzione della lettura?

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Dall’America arriva Spritz: la app rivoluzionerà il nostro modo di leggere?

 

 

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Fra Tablet, e-reader e smartphone, leggere su carta sembra diventata l’eccezione, piuttosto che la regola. Ecco che i siti internet cercano di adeguarsi, sempre a caccia del miglior modo per rendere la lettura online il più confortevole possibile: si modificano i font, si ampliano i caratteri, gli spazi bianchi si fanno più grandi e così via. Ma per Spritz tutto questo non è abbastanza.

 

 

La app nata a Boston dalle menti di Frank Waldman e Maik Maurer è un’interfaccia di test streaming, cioè uno strumento che dovrebbe rivoluzionare la nostra esperienza di lettura. Il principio scientifico alla base del progetto è il seguente.

 

 

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Quando leggiamo i nostri occhi corrono da una parola all’altra, alla ricerca di un punto ben preciso, l’Optimal Recognition Point, una specie di baricentro visivo per il nostro cervello. Trovato l’ORP riconosciamo la parola, senza il bisogno di muovere lo sguardo per leggerla interamente. Cosa fa quindi Spritz? L’applicazione ci mostra le scritte come una sequenza di singole parole che scorrono davanti ai nostri occhi, evidenziando in rosso l’ORP. I nostri occhi rimangono così fermi mentre le parole ci scorrono davanti, a una velocità regolabile (per ora dalle 250 fino alle 1000 parole al minuto). Con Spritz quindi possiamo dire addio al movimento oculare durante la lettura, il testo si muove per noi. Gli schermi si fanno sempre più piccoli, la tecnologia sempre più avanzata.

 

 

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Secondo i creatori di Spritz questo sistema sarebbe benefico sotto molti aspetti. Prima di tutto gli occhi leggendo sul Redicle (il piccolo schermo di Spritz contente massimo 13 caratteri) si rilasserebbero, venendo meno il frenetico, e a quanto pare inutile, movimento oculare. Inoltre la nostra velocità di lettura sarebbe col tempo esponenzialmente incrementata grazie a questa nuova tecnica, così come il nostro livello di attenzione. Inoltre, stando a quanto affermano i fondatori della startup, il Redicle sarebbe d’aiuto ai lettori dislessici.

 

 

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“Gran parte del tempo di consumo di un testo giace nei movimenti che l’occhio deve compiere per spostarsi da una parola all’altra e da una frase all’altra – si legge sul sito – In più, la lettura tradizionale porta tanto spazio fisico. Noi risolviamo entrambi questi problemi”.

 

 

La tecnologia utilizzata da Spritz non è open source ed è al momento disponibile soltanto in queste lingue: inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo e coreano. La traduzione non è infatti così immediata, ogni idioma ha bisogno di una personalizzazione di alcuni algoritmi del sistema.

 

 

Che dire, sicuramente una app molto interessante, potremmo dire rivoluzionaria. Per degli appassionati di libri lo scetticismo però è dietro l’angolo. La paura di perdere la personalizzazione della lettura, scandita da ritmi diversi, da pause di riflessione e accelerazioni di curiosità, è forte. E guai a distrarsi un attimo, potreste perdere un passaggio fondamentale del vostro romanzo preferito! Il tempo ci dirà se quella di Spritz sarà un’idea vincente, che sostituirà i vecchi sistemi di lettura digitale o finirà nel dimenticatoio.